Architetto della comunicazione.
1. Cosa fai nella vita? Come ci sei arrivato? Quali esperienze lavorative ti han portato fin qui?
Mi piace definirmi architetto della comunicazione visto che creo e organizzo contenuti da destinare a vari canali siano essi televisivi, radiofonici o web. Ho lavorato come autore tv a Mediaset, Rai, Mtv e Sky, ho fatto lo speaker a Rock Fm e sono counselor a mediazione corporea
2. Quale è stata la tua più grande soddisfazione lavorativa?
Al momento il format “33 giri italian masters” perché l’ho pensato tanto tempo fa, e aver trovato gli interlocutori giusti, che avevano avuto più o meno la stessa idea ha fatto si che dopo quasi due anni da quando ci siamo detti che avremmo potuto farlo, siamo riusciti a realizzare la prima serie e a mandarlo in onda con un ottimo riscontro.
3. Tu sei autore tv & web, speaker, musicista, producer e dj. Su quale attività pensi di focalizzare il tuo futuro? E quale stai trascurando?
Su quella che riuscirà a comprenderle tutte il più possibile, perché sta proprio lì la mia scommessa della definizione di Architetto della comunicazione
4. Il miglior chitarrista di sempre?
Il mio preferito è Jimmy Page
5. Chiudi gli occhi e immagina di essere tra il pubblico di un mega concerto. Che canzone sta incominciando?
The Weight: la sta suonando la Band riunita con Aretha Frankln special guest al Glastombury
6. Cosa ne pensi della musica attuale e dei nuovi generi musicali tanto in voga (come ad esempio la trap)?
Che sono per i giovani d’oggi così come il punk lo era per i nostri cugini maggiori e i Beastie Boys e i Guns n Roses per me.
7. Il tuo pensiero sui talent show? Pro o contro?
I talent sono come il festival di sanremo: dei programmi televisivi, fanno intrattenimento nonostante ci sia chi dice che la musica in tv non funziona. Sono pro perché sollevano l’argomento “musica”.
8. Questa domanda la faccio sempre ma so che per te sarà più difficile rispondere perciò, invece di 3, faccio uno strappo alla regola e arrivo a 5… Le 5 canzoni preferite?
Ti dico quelle che ora mi vengono in mente:
9. Il tuo sogno nel cassetto?
Avere la cervicale e la bocca dello stomaco in relax
10. Pensi che il mondo possa essere salvato? Cosa dovrebbe fare ogni singola persona per rendere il nostro pianeta un luogo migliore?
Penso che il pianeta se la sappia cavare egregiamente senza di noi e che quindi siamo noi quelli in pericolo. Forse dovremmo iniziare ad avere più consapevolezza di quello del quale abbiamo realmente bisogno. Ogni singola persona potrebbe fare un viaggio alla scoperta di sé. Automaticamente finirebbe con il rispettare di più l’ambiente nel quale vive e le persone che ha a fianco perchè sono d’accordo con chi dice che in realtà facciamo tutti parte di un unico sistema.
11. Qualche libro che consiglieresti?
Una roba leggera che possa far riflettere: Storie per ragazze e ragazzi che vogliono salvare il mondo di Carola Benedetto e Luciana Ciliento
12. Negli anni hai avuto modo di conoscere e di lavorare con tante persone (famose e non). Quale persona ti ha maggiormente stupito e con quale ti piacerebbe di nuovo lavorare?
Lucio Dalla, non l’ho mai conosciuto però.
13. La frase di quale canzone pensi ti rispecchi al meglio?
When you are born you’re afraid of the darkness
And then you’re afraid of the light
But I’m not afraid when I dance with my shadow
Taste of India degli Aerosmith. La mia vita è svoltata quando ho iniziato a dialogare con la mia ombra e questa frase mi è risuonata anni dopo.
14. Cosa pensi della attuale situazione politica in Italia?
Che non sia diversa da quella precedente. Vedo uomini di marketing, che si fanno chiamare politici, che strumentalizzano l’informazione con molta più attenzione alla comunicazione che alla politica. Anche qui, se cambiassimo noi, cambierebbe anche la classe dirigenziale, ma questo il popolo mondiale continua a non capirlo e continua a farsi sottomettere da pochi dai secoli e nei secoli.
15. Quale è la cosa che ti fa maggiormente arrabbiare?
La strumentalizzazione di ogni fatto, le tante energie sprecate, il fatto che altri decidano il mio stile e tenore di vita.
16. Quale pensi che siano le qualità più importanti per avere successo nella vita? Un consiglio per riuscire a sfondare?
Dipende da cosa intendi per “sfondare”. Kurt Cobain ha avuto successo perché ha venduto milioni di dischi o è stato un fallimento perché non ha resistito alla sua vita? Per avere successo, per il concetto che ho io, penso serva essere un buon compromesso tra quello che si vorrebbe essere, quello che si è e quello si può diventare.
17. A cosa pensi la sera, prima di addormentarti?
A come addormentarmi. Ho sofferto molto di insonnia, cerco di fare dei bei respiri e di non farmi agganciare da pensieri perché quella è l’ora delle paranoie e ho imparato che è meglio non farle esplodere delegandole al giorno dopo.
18. Se potessi parlare per un’ ora con qualcuno (vivo o morto che sia) chi sceglieresti e di cosa vorresti parlare?
Bella domanda. Con mio bis nonno paterno, lo intervisterei su di lui per capire di più su di me.
19. Il mercato della musica è profondamente cambiato. Nessuno compra più CD e tutto si trova in streaming. Cosa ne pensi? Un tempo quando usciva un album o un videoclip era un evento, adesso è tutto diverso. Si può avere accesso ad una quantità praticamente illimitata di materiale! Pensi sia positivo o no?
Quando si dice, “attento a quello che chiedi potresti rischiare di ottenerlo”. Lo abbiamo voluto, sin dai tempi di my space. Si penso che sia positivo, non sopportavo il fatto che per ascoltare canzone dovessi aspettare che passassero il video in tv o uscisse il 45 giri. La musica amo ascoltarla non corteggiarla. Ora c’è più la concorrenza, che gli artisti facciano il loro lavoro: dei dischi epici oggi e noi ci affezioneremo come abbiamo fatto in passato!
20. Anche la TV è cambiata. Quali aspetti di questo cambiamento ti piacciono e quali detesti?
Mi piace che ci sia molta più offerta, detesto l’ansia da prestazione che la permea dietro le quinte.
21. Le serie TV assolutamente “must see” secondo te?
Non sono un grande appassionato di serie. La mia preferita degli anni 80 era Hazard. La colonna sonora la vince la sigla del primo true detective, poi non saprei. Da un po’ di anni cerco di stare lontano dalle dipendenze. E poi ci hai fatto caso? Fanno tutte fare strani sogni.
22. Il rock è vivo o morto?
Vivissimo, sta solo cambiando pelle, solo che è così affezionato al primo di disco di tutte le grandi band del passato che ci vorrà ancora un po’ prima che torni a urlare come si deve.
23. Quando hai bisogno di stare un po’ in pace con te stesso dove vai?
Guido o a camminare in montagna.
24. La miglior canzone d’amore di sempre?
Una dura ammissione da parte di una donna innamorata di un uomo non esattamente stinco di santo. Con un pizzico di ironia.
Aretha Franklin –I Never Loved a Man the Way I Love You
25.Come ti immagini tra 20 anni?
Vivo sarebbe un bel traguardo, sempre più brizzolato con qualche chilometro in meno percorso all’anno.
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