Cavernicolo, cacciatore, organizzatore di corsi di sopravvivenza, autore,scrittore, consulente per TV e film e molto altro... Un vero ESSERE UMANO.
1. Cosa fai per vivere? Quando e come hai iniziato?
Possiedo e gestisco “Paleo Tracks Survival”, una scuola che organizza corsi di sopravvivenza nella natura selvaggia. Sono specializzato in tecnologie primitive e sopravvivenza adattativa. Lavoro anche nel settore televisivo/cinematografico come consulente di sopravvivenza, sicurezza e medicina. Mi sono avvicinato all’autosufficienza per sopravvivere nella natura selvaggia all’età di 14/15 anni. Sono sempre stato un amante dell’avventura e ho sempre cercato di immergermi negli spazi incontaminati e stabilire connessioni esterne. È stata una passione e una ricerca che dura da tutta la vita.
2. Quali caratteristiche sono necessarie per partecipare ai tuoi corsi di sopravvivenza? Che tipo di persone di solito prende parte ai tuoi corsi? Quali sono le prime cose che insegni? E il messggio più importante?
Sono ammessi tutti. Chiunque può partecipare ai corsi di sopravvivenza di cui mi occupo. Insegno a persone di ogni estrazione sociale. Ciò di cui ogni persona ha bisogno per avere successo in uno qualsiasi dei miei corsi o insegnamenti, è l’impulso personale, un senso di avventura e la ricerca della conoscenza A queste esperienze partecipano persone di ogni tipo, spaziamo da professionisti del settore, militari, avventurieri a gruppi di giovani, coppie, mamme e papà …. davvero chiunque.
I miei primi insegnamenti sono atti a far capire che la sopravvivenza è un processo creativo e un’applicazione. Non c’è un modo sbagliato di essere creativi. Sottolineo che dalla natura può provenire di tutto e, quando trascuriamo questo, diventiamo dipendenti dalle “cose” e perdiamo la nostra innata capacità di creare. Il processo creativo e la visione permettono ai miei insegnamenti di essere più personali e riflessivi, permettendo ad ogni persona di conoscere le proprie abilità personali.
3. La massima soddisfazione nel tuo lavoro? E’ mai capitato che qualcuno non fosse in grado di portare a termine un tuo corso?
La mia più grande soddisfazione è lavorare con persone che cercano una sfida e mi consentono di farne parte. Adoro, con ciascuno, poter assistere alla connessione personale con la terra e poter abbracciare veramente l’essenza della vita.
Tutti coloro che partecipano ai miei corsi li finiscono, poiché nei miei corsi non si spuntano le caselle per andare avanti. I miei corsi prevedono fare esperienza e tutti hanno un percorso diverso in base alla persona. I miei corsi sono tenuti specificamente per persone di gruppi dinamici. L’addestramento standardizzato è un approccio pericoloso e molto inefficace.
4. So che hai scritto un libro, “Scavenger”. Puoi parlarcene?
Scavenger è un libro che parla di resilienza. L’idea alla base è spiegare come una persona può superare ed affrontare traumi ed ostacoli potenzialmente letali. All’età di 37 anni sono quasi morto per un attacco di cuore di natura genetica. Il recupero si e’ basato sulla mia resilienza nel superare gli aspetti mentali, fisici, emotivi e primordiali della mia vita dopo l’attacco di cuore. Dopo aver lasciato l’ospedale ho deciso di vivere selvaggiamente… Mi sono trasferito in una grotta, ho vissuto in rifugi, ho mangiato cibi selvatici, ho bevuto dai ruscelli e ho davvero permesso alla mia mente, corpo e spirito di guarire attraverso e con la natura. Scavenger evidenzia il mio processo di recupero e le misure che ho preso per recuperare e guarire dal mio infarto.
5. Pensi di essere una persona fortunata?
Non penso di essere fortunato, penso di essere io stesso a decidere per la mia vita. Questo mi spinge a vivere libero e influenza le mie decisioni e i miei piani di vita.
6. La situazione più pericolosa in cui ti sei mai trovato?
Una delle situazioni più pericolose è stata quando ero in mezzo alle montagne e si è verificato un improvviso temporale. I fulmini erano tutt’intorno a me e dovevo cercare rapidamente un rifugio. Potevo sentire l’energia in quell’aria e sapevo di essere in estremo pericolo. Scesi rapidamente in quota e cercai rifugio vicino ad una roccia gigante, proprio in quel momento mi girai e vidi un fulmine cadere esattamente dove mi trovavo un minuto o due prima.
7. Vivendo immerso nella natura puoi vedere molti animali. Quale animale ti affascina di più e perché?
L’orso … Adoro gli orsi perché credo davvero che siano, tra tutte, le creature più versatili in quanto riescono a vivere ovunque e si sono adattati per farlo. Sono intelligenti, veloci, con un sistema sociale molto sviluppato a livello di nucleo famigliare, sono individualisti, duri, forti e aggressivi quando devono esserlo. Hanno la migliore resilienza. Mi rispecchio molto nell’orso e so che se avessi un animale spirituale sarebbe l’orso.
8. Le 3 canzoni preferite?
Africa – Toto
Stir It Up – Bob Marley
Welcome home – Radical Face
9. Credi in Dio?
No. Credo negli uomini e nello spirito umano. Credo nell’amore, nella pace, nella gentilezza e nella capacità di controllare i propri percorsi. Credo nell’idea che non sappiamo tutto e va bene così.
10. Ti piace viaggiare? Un posto mozzafiato che hai visto?
Amo viaggiare. Il viaggio e l’esplorazione sono il desiderio innato di tutti gli uomini. Sono stato in tanti posti che mi hanno tolto il respiro… pura bellezza naturale e meraviglia. Comunque il posto più bello in cui sia mai stato sono state alcune isole remote in Tailandia al tramonto.
11. Se potessi parlare per un’ora con una persona di tua scelta nel mondo (viva o no), chi sceglieresti?
Vorrei scegliere mio nonno. È morto quando ero più giovane e so che aveva molto da condividere e insegnarmi… Vorrei avere un’altra ora con lui.
12. Cosa pensi del luogo in cui vivi? Hai mai pensato di cambiare la tua vita e di andare a vivere in un altro posto?
Vivo in Colorado perché è lì che ho una casa… e una grotta, ma vivo davvero dove mi fermo per la giornata. Potrebbe essere un mucchio di foglie in alta montagna, un letto rialzato nelle paludi o addirittura un hotel a Parigi in Francia. Vivo nel mondo e nei luoghi che esso offre. Non lo cambierei mai.
13. Cosa pensi dell’evoluzione umana? E della tecnologia? La usi o cerchi di limitarti nella vita di tutti i giorni?
L’evoluzione umana è attualmente in corso e questo e’ un argomento che amo molto studiare e comprendere. Penso che sia un’idea e un dato di fatto che più persone dovrebbero abbracciare. Solo in questo modo potrebbero sentirsi più connesse alla terra, avere meno stress e ansia derivanti da pressioni ideologiche esterne e capire che siamo ancora in piena evoluzione.
La tecnologia è qui ed è qui per restare. La utilizziamo ogni giorno, tuttavia posso controllarne l’uso, anche se ricordiamo che la tecnologia ha molte forme e contributi sorprendenti. Ho scelto di ricorrerne per collegarmi meglio a me stesso, al mondo che mi circonda e alla natura. La tecnologia non è una dipendenza pero’, posso stare anche diversi giorni, settimane o mesi senza di essa. Non sono dipendente da essa in nessun modo.
14. Cosa pensi dell’Italia?
Non ci sono mai stato, ma mi piacerebbe visitarla e incontrare persone. Vorrei vedere di persona la storia che ha avuto un impatto su tutte le sfaccettature del mondo e abbracciare tutto ciò che ha da offrire. Mi piacerebbe poter toccare con mano la storia e tutto ciò che offre.
15. L’uomo ha fatto passi da gigante in molti settori (medico, tecnologico, dei trasporti e molti altri) ma ha spesso perso di vista il significato della sua vita. Cosa ne pensi? Qual è il significato della vita secondo te?
Il senso della vita è una domanda secolare. Non mi sforzo di rispondere, ma piuttosto di accettare la verità. La verità è che moriremo tutti, la vita è lunga e le nostre vite sono già piene di significato. Siamo lvita e questa è una cosa meravigliosa. Il significato sta nell’uomo stesso e, se credi nel divino, sta in esso. Ho scelto di accettare le verità …. che la vita e la morte sono due certezze. Ciò che facciamo dall’inizio alla fine è la nostra scelta e il nostro significato.
16. Se chiudi gli occhi e ti rilassi, quali suoni e odori ti vengono in mente?
Se chiudo gli occhi e mi rilasso sento prender vita i suoni e gli odori della montagna a 12.000 piedi in primavera.
17. Come eri da bambino? Il primo ricordo della tua infanzia?
Ero un bambino avventuroso e curioso. Mi piaceva esplorare. Non avevo la TV, i videogiochi e le cose che abbiamo oggi. Ero indipendente e sempre fuori casa. Amavo la vita e la natura … come del resto la amo ancora oggi. Il mio primo ricordo d’infanzia … Non riesco a ricordarlo… Non credo di aver raggiunto quel livello di coscienza.
18. Cosa pensi dell’attuale situazione sulla terra? La terra può ancora essere salvata? Come può ogni singola persona contribuire a salvare il mondo?
La terra è un luogo fragile e noi siamo una specie che può essere eliminata da essa se il pianeta lo ritiene necessario. La terra è molto potente e dovremmo mostrare un maggior rispetto per lei. Può essere salvata, si, ma solo quando noi non ci saremo più. Prenderà quella decisione quando sarà pronta… Le persone possono fare i loro doveri individuali per contribuire alla salute del pianeta, ma esso richiede molto più.
19. C’è qualcosa di cui hai paura?
Che mi possa succedere qualcosa di brutto… no. Anzi… che stia succedendo qualcosa di brutto ai miei due figli … sì. Quella e’ la mia piu’ grande paura
20. Qual è la cosa che ti fa maggiormente arrabbiare?
Le persone mi fanno arrabbiare. La negatività, i giudizi ed i mali del mondo provengono solo dalle persone. Non considero brutte cose come il maltempo. E nemmeno i giorni di pioggia miserabili, inondazioni, bufere di neve, incontri con animali… tutte queste cose fan parte della natura, ci sono sempre state e ci saranno sempre… Le persone li etichettano come cattivi o miseri. Le persone prendono le bellezze del mondo naturale e le rendono aspre.
21. Quando vedi attentamente te stesso allo specchio, cosa vedi?
Quando mi guardo allo specchio vedo un vincitore e un perdente, vedo un uomo e un animale, la vita e la morte … vedo l’equilibrio.
22. I momenti migliori e peggiori della tua vita?
I momenti migliori della mia vita sono stati vedere i miei figli nascere e accoglierli nel mondo, sapendo che io sono padre e che posso insegnare loro, guidarli e aiutarli a crescere. Non ho mai avuto un momento peggiore della mia vita … qualcosa di “cattivo” o “peggio” è solo dato dall’uomo.
23. Un consiglio per coloro che vogliono sperimentare la sopravvivenza?
Esci, lascia andare le cose di cui pensi di aver bisogno. Sbarazzati delle cose, abbraccia la natura e cerca di sapere di più e trasportare di meno. La natura è un posto bellissimo… cammina con lei, balla con lei e rispettala … e lei farà lo stesso con te. Trova un legittimo istruttore di sopravvivenza / abilità primitive. Non lasciarti ingannare da siti Web fantastici e loghi fantastici. Un buon istruttore può utilizzare tutto ciò che trova nella boscaglia senza aver nulla con se’. La sopravvivenza è un’abilità che richiede conoscenza e abilità. Se il tuo istruttore è qualcuno che è un eccellente esempio di conoscenza e abilità, impara da lui e non ti fermare. Impara da istruttori diversi.
24. Qual è il messaggio più importante che dobbiamo imparare dalla natura e dagli animali?
La natura offre tutto e continuerà a farlo. Abbiamo vissuto molto più a lungo come “cultura primitiva” che come cultura “moderna”; per molto tempo abbiamo vissuto nell’abbraccio del pianeta e di tutto ciò che esso ci ha offerto, ora dobbiamo restituire qualcosa in cambio.
25. Se dovessi definirti, quali parole useresti?
Un vero ESSERE UMANO.
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Você pode ser mais específico sobre o conteúdo do seu artigo? Depois de lê-lo, ainda tenho algumas dúvidas. Espero que possa me ajudar.