1. Parlaci un po’ di te. Di cosa ti occupi nella vita? Lavoro, hobbies, interessi?
Informatico. Letteratura, astronomia, scrittura, conoscenza a tutto tondo e forme, il tutto centrato attorno ai due cardini o stelle polari della mia esistenza, compagna e gatti.
2. Com’è stata la tua adolescenza?
Normale, per quanto possa esserlo per ognuno di noi, nella sua caratteristica di essere un periodo estremamente caotico.
3. Tu vivi a Roma. Parlaci della tua città. Quali sono i luoghi che ami di più?
In realtà ho uno spirito selvatico, mi piacciono i contesti dove gli animali possano esprimere liberamente il loro essere.
4. Come la nostra EOP ed amica Marianna Zampieri anche tu sei un fotografo di gatti. Perché proprio i gatti? Cosa ti lega a loro? Cosa ti piace di loro?
Innanzitutto lei é, oltre che una grande fotografa, una persona che sa e riesce a far parlare i suoi scatti felini, ho imparato molto da lei. Ritraggo i gatti perché sono parte del mio mondo e di me, mi lega a loro il modo di approcciarsi alla vita e a tutto il vissuto insieme.
5. Un tuo pregio ed un tuo difetto?
É lo stesso, visto da due punti di vista opposti, andare in fondo alle cose, il più possibile.
6. Come realizzi le tue fotografie?
Con smartphone e fotocamera compatta, ai limiti inferiori delle possibilità, a me interessano le emozioni pure, tratteggiate con discrezione e in punta di piedi giocando su luce ed ombra, e lasciare una zona di crepuscolarità, un rifugio silenzioso.
E cercare un linguaggio intimo, qualcosa di non scritto ma familiare e chi sa parlare o meglio sentire il rapporto affettivo fra animali ed esseri umani.
7. Tu hai animali? Ne hai sempre avuti? Hai dei ricordi dell’infanzia legati a loro?
Ora “ho” nove gatti, tutti in varia misura incontri e salvataggi, nella seconda fase della mia esistenza, ma ne conosciuti e vissuti di più, non amo i numeri.
É stato un incontro “casuale” col primo, anche se in realtà é stato un bisogno reciproco.
8. Parlaci della tua passione per la scrittura. Sei riuscito a trasformarla in un lavoro? Ti piacerebbe?
Non credo, mi piace pensare alla scrittura come bisogno interiore, slegato da vincoli o limiti, senza compromessi insomma.
9. Un tuo tuo pensiero sulla vita, sulle emozioni o sull’amore?
Su vita, emozioni e amore (in tutte le forme) posso dirti che esistono situazioni che legano persone o anche persone e animali in un modo talmente profondo che non servono più parole per scambiarsi parti di sé.
10. Un tuo pensiero dedicato all’alba di un nuovo giorno?
Che porti saggezza e compassione.
11. Le tue 3 canzoni preferite?
Non ho canzoni preferite, dipende dallo stato di animo e circostanza.
12. Cosa speri ti porti il 2020? Hai dei sogni nel cassetto?
Non saprei, vivo giorno per giorno.
13. Quali sono i tuoi scrittori preferiti? Quali libri consiglieresti?
I classici, o comunque una scelta dettata dall’istinto o cuore, o dalla curiosità.
Ogni libro che ci nutre va bene.
14. Quali sono i tuoi pensieri la sera, prima di addormentarti?
Di aver fatto qualcosa di buono. Non per me stesso.
15. Se potessi entrare in un dipinto, quale sceglieresti?
Indubbiamente in un quadro di William Turner.
16. Quali sono le tue paure più grandi?
Perdere l’empatia.
17. Se in questo momento alzi gli occhi e ti guardi attorno, quale oggetto cattura la tua attenzione?
Un cuscino su cui dormiva un mio gatto gravemente ammalato.
18. Un tuo ricordo pieno di emozione?
Ogni volta che ho cercato di fare la differenza. Riuscendo o fallendo.
19. Quale è la cosa che ti fa maggiormente arrabbiare?
Indubbiamente l’indifferenza e la prevaricazione.
20. Come ti piace definirti?
Inconoscibile e semplice, curioso e goffo. Sognatore.
O niente di tutto questo, siamo quello che gli altri pensano di vedere in noi stessi.
credits: a special thank for the help to graphic designers beatrice bressi and Enrico Usberti
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