1. Prima di parlare direttamente con te, ci puoi presentare Didi? Chi è e come è nato?
Didi è un personaggio della fantasia: lo schizzavo sui miei appunti come compagno di studi, senza un nome preciso ma con il suo caratteristico ciuffo di 4 capelli e le sue scarpe da ginnastica. È solo dopo alcuni anni, nel 2008, che, osservando i miei 3 figli, avuti nel frattempo, sono nati spunti divertenti quali un luogo di nascita (una bolla di sapone), il nome Didi (soprannome della mia terza figlia Diletta) e la creazione, con Didi protagonista, di una collana di libri per bambini (“Didi il mio amico immaginario…e la paura”; “…e gli amici nel mondo”; “…e la separazione”) e un libro per ragazzi (“Accetta la e_sfida”);
2. Quali sono stati i tuoi studi e che lavoro fai oggi?
Nata e diplomata a Belluno, continuo i miei studi a Milano allo Ied, Istituto Europeo del Design, e lavoro per 10 anni nel mondo della grafica creativa ed editoriale. Trasferita a Treviso realizzo progetti grafici per libri per scuole elementari. Con Didi ho creato dei laboratori delle emozioni nelle scuole materne ed ho inserito Didi nei social così da farlo diventare un “pezzetto di carta” che suscita tenerezza con le sue piccole quotidiane azioni.
3. Didi dispensa abbracci, e tu? Sei una persona affettuosa?
Credo che l’idea di creare abbracci con Didi sia proprio il mio desiderio di abbracciare, sono molto affettuosa e faccio fare a Didi quello che vorrei fare io.
4. Quale è il tuo sogno nel cassetto?
Tanti sogni che avevo nel cassetto li ho già realizzati, e perciò mi ritengo molto fortunata ma ammetto che un sogno grande è quello di far diventare Didi un personaggio positivo virale, un Didi simbolo di amore nel mondo!
5. Il tuo luogo del cuore? Un aneddoto legato ad esso?
Non ho un luogo in particolare, per ogni luogo che ho visitato ho un bel ricordo! Un luogo del cuore metaforico è l’abbraccio dei miei cari, mi ci trovo così bene quando ci sono dentro che non vorrei più andarmene via.
6.Le tue 3 canzoni preferite?
“Heal the world” di Michael Jackson
“Candle in the wind” di Elton John
Queste sono tre canzoni che giá dalle prime note mi agitano il cuore.
7. Quali sono le cose che ti rendono felice? E a Didi?
Mi rende felice disegnare ascoltando musica, passeggiare col naso all’insù ed annusare l’aria di primavera! A Didi piace stare nella mia mano, ricevere tanti like e tanti commenti affettuosi.
8. Cosa cerchi di esprimere nei tuoi disegni? Quanto c’è di te in Didi?
Cerco di trasmettere le emozioni di un’anima semplice; il fatto che Didi si esprima senza parole fa di lui una creatura sensibile universale. C’è in lui molto di me, quella voglia di esporsi senza disturbare.
9. Tramite il tuo amico immaginario spesso cerchi di trasmettere messaggi importanti, senza essere mai banale. Quali sono i temi che ti son più cari?
Il tema della crisi ambientale è molto forte, ma anche tutti quei temi sociali che stanno dalla parte dei più deboli e degli indifesi. Se cadesse una goccia d’acqua su Didi sarebbe rovinato, cancellato: come preservo la sua fragilità così il mio intento è quello di supportare, con piccoli messaggi, la fragilità umana.
10. Potessi entrare in un dipinto, in quale ti piacerebbe entrare?
Io amo Claude Monet ed entrerei volentieri in una sua opera come “Passeggiata sulla scogliera”.
11.Tu tendi a mostrarti poco. Come mai?
Io me ne sto dietro le quinte, solo la mia mano con anello sul pollice compare spesso; desidero che l’attenzione sia su Didi e mi piace creare curiosità sulla sua mamma segreta.
12. Vivi a Treviso. Ci puoi parlare un po’ della tua città? Com’è? Pregi e difetti?
La mia città d’origine e della mia giovinezza è Belluno, poi ho vissuto 10 anni a Milano ed ora vivo a Treviso. Ho eletto Treviso come città del cuore perchè, quando un giorno l’ho visitata, me ne sono innamorata. Treviso è una piccola città d’arte, circondata dall’acqua, una piccola Venezia; ed ancora oggi vivendo qui ci trovo più pregi che difetti.
13. Una frase che ti rappresenta?
Una frase che mi rappresenta è una frase di Walt Disney :”Se puoi sognarlo puoi farlo” e io continuo a sognare!
14. Quale è stata la tua più grande soddisfazione sul lavoro?
Quando alla mia prima presentazione dei libri di Didi ho sentito l’affetto e la partecipazione del pubblico che credeva in me e nel mio progetto.
15. Come affronti le difficoltà della vita?
Le difficoltà della vita le affronto confrontandomi con le persone che mi vogliono bene, con il dialogo ed esternando sempre quello che provo perchè è l’unione che fa la forza.
16. Quali pensi siano le qualità fondamentali per avere successo?
Le qualità fondamentali per avere successo credo siano la determinazione, la costanza, il rispetto e l’umiltà.
17. Chi è il tuo artista preferito?
Amo molto Keith Haring.
18. Un’epoca in cui ti sarebbe piaciuto vivere?
Ogni epoca ha un lato che mi affascina ma il mio tempo è talmente “comodo” che non potrei desiderare di meglio.
19. Una promessa mai mantenuta?
Non ho mai fatto promesse proprio per non dovermi trovare nell’impossibilità di mantenerle.
20.Buoni propositi per il 2020?
Questa intervista mi ha messo a nudo, meglio di una seduta dallo psicologo, e questa ultima domanda mi fa capire l’importanza che ha questo mio progetto artistico. Ho trasferito a questo mio piccolo “pezzo di carta” le emozioni che i miei figli mi hanno donato e che negli anni lo hanno fatto diventare parte della mia famiglia; Didi si é rivelato una calamita di amicizia nel mondo; la nascita di collaborazioni e contatti con persone che mai avrei immaginato di conoscere.
Incontri con artisti importanti, con disegnatori, con gente dello spettacolo, con persone umili, ricche di progetti meravigliosi verso chi è più sfortunato.
Tutto questo mi fa capire che nel 2020 il “progetto Didi” non dovrà fermarsi ma continuare ad avanzare per entrare sempre più nei cuori della gente.
credits: a special thank for the help to graphic designers beatrice bressi and Enrico Usberti
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Beautiful interview , Stefania is indeed a very humble artist
I think so! Stefania and Didi are an extraordinary couple!